Author Archives

hotel supramonte

Lo rapirono, Faber, nel mese di agosto e a settembre ti ricominciò la scuola e ti vedo, con la cartella dei tuoi fratelli e lo sguardo già allora a forma di lancia. Tuo padre ti parlava in italiano tua madre nella tua lingua – si profilava una scelta. A dicembre cadde la neve nel futuro […]

fine inverno

Non ti piacevano le giornate di vento ma col vento, oggi, sono venuta da te e credimi, è un bel pomeriggio d’inizio primavera di quelli che fanno pensare che il peggio sia passato un’altra volta.

viviana

Ti ho pensato – Viviana – come tale capace di: vestire di bianco spiegarti ad un uomo specchiarti nel fondo d’argento della fontana sapere l’attesa creare l’incanto da foglie e da vento.

ATENA

Il percorso è lungo e per seguirlo a ritroso si può cominciare da qui. Mio padre mi rimprovera spesso di avere un debole per Odisseo. E provano malanimo nei miei riguardi gli altri dèi, quelli che lo odiano, che lo vorrebbero morto e sepolto – ma non dimenticato, un bel monito a comportarsi sempre giudiziosamente […]

l’albero

Il dolore è come un tronco d’albero. Ci appoggio le mani, lo sento vivere ne ascolto la linfa che suona chiara, osservo la luce che lo saggia piano al mattino. E non lo posso spostare.  

euriclea

Qui comincia il percorso a ritroso. E’ tornato, padre Zeus, è tornato! Continuo a ripetere queste parole nella mia mente e non capisco come io possa tacere, come riesca a non correre da Penelope abbracciandola per vederla finalmente piangere di gioia e non di dolore, dopo tanto tempo. Gli anni l’hanno forse mutato ma un […]

Faccio due conti

Quanti cerchi di eccezioni si dipanano da una goccia di regola? E come calcolare l’imponenza di uno sguardo in tralice, come misurarne il peso sulle ore del tuo sonno – in minuti? in moti di buio? in macchine che passano? Colloco una virgola nel discorso come fosse la barra lucente che definisce il metro. Allineo […]

la seduzione è eterna

Questa bellezza eternamente irresistibile – quanta bellezza sbatte contro le finestre non c’è modo di chiuderle per fortuna.    

“la rusalka” di alexandr puskin – riscrittura in forma di favola

La Rusalka è un’opera teatrale di Alexander Puskin, rimasta incompiuta. Qui il testo, tradotto in italiano, che resta interrotto sul più bello, come da manuale. L’argomento della ninfa d’acqua dolce, ondina malevola e inesorabile, doveva esercitare un certo fascino sullo scrittore, che nel 1819 scrisse anche un poema sull’incontro fra una rusalka e un monaco: […]

non torna

E’ che, se fossi superstiziosa, potrei credere che lo scricchiolìo di notte, la saliera che non trovo più, quel poco di vento che smuove una foglia, dico, potrei credere che è lei che torna, ogni tanto. Ma la saliera è solo sull’altro tavolo, e in effetti un bimbo si muove nel sonno, ed io non […]