Io non mi scopro – non così.
Non so parlare di sesso e di carne,
non so dire di orgasmi e di seghe,
e il mio corpo non è così importante.
Così appaio, forse,
a due dimensioni,
o come una statua di cristallo,
senza colori, liscia, senza cedimenti,
e sangue chiaro come acqua mi scorre dentro, è visibile.
Io non ci metto il nome,
io non ci metto la faccia.
Qui ci sono le mie parole soltanto,
e non sono di uomo o di donna
ma certo sono uno dei miei aspetti migliori.
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