Zisun Niangniang ti osserva stando in mezzo alle sue ancelle; a volte tiene un bambino fra le braccia e sorride appena, benevola ma non radiosa. Il suo copricapo di fronde e d’uccelli è fastoso e le sue vesti ricadono ampie, puoi indovinarne le geometrie brillanti di colore. Credi in lei e ti porterà figli e nipoti; tu lo sai, devi astenerti dalla carne, essere monda e purificata dall’attesa. Intreccia fili di vari colori; rècati al suo tempio, invocala, scegli un figlio tra quelli sani e perfetti, di porcellana bianca e rosea, che stanno ai suoi piedi. Inchìnati tre volte, stringendo i bastoncini d’incenso. E’ lei che decide a quale famiglia destinare i nascituri.
Io l’ho vista anche seduta sui loti, con lunghe ciocche di capelli e volute di fiori intorno a lei; tiene un talismano tra le mani raccolte sul petto e ha gli occhi semichiusi; sembra sorridere rivolta a se stessa ma è te che guarda complice, donna come lei. Di lei e delle sue sorelle ti puoi fidare, tieni la sua immagine vicina, dove la puoi osservare nei tuoi giorni, nella tua casa.
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