A volte è troppo difficile ammettere anche solo un’incrinatura.
Così, tu. Tu scrivi per lei, per la gitana. Afferri pulviscoli nella luce. Trattieni i fili sottili dell’innamoramento con tutte le tue forze, tutti i fili, come di innumerevoli aquiloni. Gridi ogni volta, ti batti il petto con una pietra come fosse uno strumento musicale.
Lo sai, non credo che basti. Non basta dire continuamente l’amore per farlo esistere, per farne perdurare gli umori, i succhi deliziosi.
Ma poiché ogni metodo è buono quando funziona, speriamo che funzioni, caro amico.
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