Non badare troppo alla tua veste d’oro
e’ della tua breve giovinezza che ti devi curare.
Quando i fiori sbocciano, allora, subito, coglili.
Non attendere, o troverai soltanto tralci sfioriti, vuoti.
Non badare troppo alla tua veste d’oro
e’ della tua breve giovinezza che ti devi curare.
Quando i fiori sbocciano, allora, subito, coglili.
Non attendere, o troverai soltanto tralci sfioriti, vuoti.
Invecchiare
e’ fare di se stessi una perla preziosa
e’ permettere al tempo di seppellire l’amaro dolore
e’ fare di se stessi fango
lasciare che l’umanita’ faccia di te una strada su cui camminare.
La luce della luna scivola oltre la soglia
credo sia giunto il sole
ma mi sbaglio, apro la porta
ancora e’ notte fonda.
Don’t make a mess of your smiles.
Keep your words at bay.
Choose: naked hand or glove?
before reaching out and touch.
Al levarsi del vento
tintinna la campana sul bordo del tetto
fuggono in volo gli usignoli
si smuovono le tende.
Appoggiata alla balaustra non osservi più i fiori, il ponte
osservi le nuvole nel tramonto offuscato.
Al levarsi del vento, io lo ricorderò,
al levarsi del vento contemplerò la magnifica paura
sotto il tuo cappello di paglia
la luce del tramonto si è posata sulle tue spalle
vento e polvere mordono le mie labbra
di uomo del sud.
Tu dimori nel mio petto ondoso
ritti, fianco a fianco,
osserviamo il sole giallo, lucente cadere dalle nostre spalle,
piano piano
piano piano.
春眠不觉晓,
处处闻啼鸟,
夜来风雨声,
花落知多少.
孟浩然
Primavera – nel sonno non sento giungere l’alba
ovunque s’odono cinguettii d’uccelli
la notte è venuta col suono del vento e della pioggia
chissà quanti fiori sono caduti
Meng Haoran
Le nuvole dense si dissolvono nel tramonto
dilaga, limpido, il freddo.
Scorre senza suono
la ruota di giada
nel Fiume d’Argento.
Questa vita, questa notte – una soavità rara.
La prossima luna, il prossimo anno, dove la vedrò?
Un brindisi
bisognerebbe farlo con una piega del polso
un accenno della mano guarnita di un bicchiere
che ride incontrando i compagni a mezz’aria.
Non cosi’ – con lo spasmo del braccio teso
a implorare la renitenza dell’altro –
si guasta il perlage, si guasta la vita.
Il vino si dispera.
IL GIARDINO DELLA VALLE DORATA
La gloria del mondo si dissolve in polvere fragrante.
Scorre l’acqua senza turbarsi ‒ rinasce spontanea l’erba.
Al tramonto, grida d’uccelli nel vento dell’est.
Cadono fiori come lei cadde, gettandosi dalla torre. *
*Si fa riferimento al suicidio di Perla Verde, una concubina che scelse la morte piuttosto che lasciare il proprio amante e cedere ad un importuno, e più potente, corteggiatore.
IL RIFUGIO TRA I BAMBÙ
Solo, nella quiete dei folti bambù,
pizzico le corde del liuto,
accenno a labbra chiuse la melodia.
Nel bosco, all’insaputa di tutti –
sola mi giunge, luminosa, la luna.